(Teleborsa) -
tutte negative in chiusura le principali Borse europee, che peggiorano vistosamente nel pomeriggio mettendo fine a tre giorni di rally.
Non ha aiutato l'avvio debole di Wall Street, delusa dal
crollo delle vendite di nuove case.
A deprimere i mercati ancora una volta
la questione Ucraina, che ha messo in secondo piano il
PMI manifatturiero dell'Eurozona.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,381. L'
Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.283,7 dollari l'oncia. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero, che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 101,8 dollari per barile.
Consolida i livelli della vigilia lo
Spread, attestandosi a 157 punti base.
Tra i listini europei, giornata fiacca per
Francoforte, che archivia la seduta con un calo dello 0,58%. Poco mossa
Londra -0,11%, mentre
Parigi lascia sul parterre lo 0,74%.
Maglia nera al listino milanese con il
FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,18%, interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi.
Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,70 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,99 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 220.614, rispetto ai 246.943 precedenti. A fronte dei 217 titoli trattati sulla piazza milanese, 128 azioni hanno chiuso in calo, mentre 77 azioni hanno portato a casa un incremento. Poco mosse le altre 12 azioni del listino italiano.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente
Banca MPS grazie alla promozione di Goldman Sachs a "neutral" da "sell". Ancora in corsa
YOOX, in modesto rialzo
Telecom Italia.
Bilancio positivo per
UnipolSai, che starebbe pensando di
lanciare un bond potenzialmente ibrido, dal taglio di 500 milioni di euro .
Tra i più forti ribassi, invece, prevalgono le vendite su
Banco Popolare nel giorno di inizio dell'offerta dei diritti inoptati.
In caduta libera
Moncler e la
Banca popolare di Milano in una giornata "no" per gli Istituti di credito italiani che ha visto inciampare anche
UBI Banca.
Soffre
Azimut nonostante
l'industria del risparmio gestito continui a registrare nuovi record.
Sotto pressione
Pirelli a causa della bocciatura di HSBC.