(Teleborsa) -
Tutte positive in chiusura, seppure sotto i massimi, le principali Borse europee.
A contribuire alla buona performance è stata anche oggi
la speranza di una positiva conclusione della vicenda greca, oltre che una serie di importanti indicatori economici.
Dopo i
segnali di ripresa dell'industria cinese ed i dati altrettanto positivi sull'
export giapponese, sono arrivate notizie confortanti anche dall'Eurozona:
il dato del PMI manifatturiero in Eurolandia ha segnalato un rafforzamento.
Meno buoni, invece, i dati sul
manifatturiero statunitense, cresciuto al ritmo più lento da ottobre del 2013 a causa del super dollaro, anche se le
vendite di case nuove sono balzate ai massimi dal 2008.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA perde qualche posizione scendendo a 1,119, mentre lo
Spread consolida i livelli della vigilia fermandosi a 126 punti base.
Tra i
mercati del Vecchio Continente,
Francoforte archivia la seduta con un progresso dello 0,72%. Ancora meglio
Parigi, che cresce dell'1,18% mentre
Londra si dimostra più cauta con un modesto +0,24%.
Positiva Piazza Affari che tuttavia si sgonfia anche per effetto della
performance debole di Wall Street, dove oggi prevale qualche presa di profitto dopo il rally della vigilia.
Il
FTSE MIB porta a casa un 0,35% dopo aver festeggiato gli ottimi dati sul
commercio al dettaglio e sugli
ordini alle imprese, che parlano di ripresa dell'economia.
Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,62 miliardi di euro, in calo di 973 milioni di euro, rispetto ai 4,6 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 1,21 miliardi di azioni, rispetto ai 1,41 miliardi precedenti.
Tra i 224 titoli trattati, 155 azioni hanno chiuso la sessione odierna in progresso, mentre 59 hanno chiuso in ribasso. Invariati i restanti 10 titoli.
Tra le
migliori azioni italiane più capitalizzate, exploit di
Enel Green Power e di
Azimut, quest'ultima in un comparto del risparmio gestito complessivamente in denaro
dopo i dati di Assogestioni sulla raccolta dei fondi.
Tra le banche ottima
Banca Popolare di Milano dopo che il numero uno Castagna ha confermato la volontà di concludere presto l'iter di valutazione delle varie opportunità.
In luce
MPS grazie ad un upgrade di Barclays e
alla cessione a Banca Ifis di 1,3 miliardi di euro di crediti non performing.
I più forti ribassi, invece, si collocano
Unicredit, e
Cnh Industrial. Quest'ultima ha annunciato l'intenzione di emettere un bond.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, incandescenti
Saras,
Banca Generali e
Ascopiave. Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
Datalogic e
Cerved Information Solutions.