(Teleborsa) -
Quadro in peggioramento sui mercati europei a metà giornata. Le borse, infatti, erano partite a ridosso dlela parità, ma si sono indebolite nel corso della mattinata, a causa di realizzi ed in vista della pubblicazione di una serie di
dati macroeconmomici USA di particolare importanza.
Oggi, sarà la volta del dato sull'inflazione, molto più importante del
quello del PIL pubblicato ieri, perché in grado di condizionare
le prossime mosse della Fed. Tra le variabili macroeconomiche anche la
fiducia dei consumatori dell'Università Michigan.
Leggera crescita dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,128. Piccolo passo in avanti dello
Spread, che raggiunge quota 120 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,91%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, viaggia decisamente i rosso
Francoforte, che registra un calo dello 0,65%, mentre resta piatta
Londra, che tiene la parità, ed arretra
Parigi, che cede lo 0,36%. Sessione negativa per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,99%.
L'indebolimento è stato causato dai
titoli petroliferi, che si sono sgonfiati dopo un esordio sostenuto,
in scia al greggio.
Resta in denaro solo Saipem, che vanta un incisivo incremento del 2,11%.
Ancora penalizzata
Salvatore Ferragamo, che estende la perdita al 5,22%,
dopo i risultati pubblicati ieri sera. Nel lusso affonda anche
Tod's, con un ribasso del 3,88%.
Vendite sui finanziari, con
Azimut che accusa una flessione del 3,18% e
Banco Popolare, che soffre un decremento del 2,72%.