(Teleborsa) -
Si indebolisce la Borsa di Milano che segue la scia degli altri listini di Eurolandia che dopo un avvio intorno ai livelli della vigilia, si mostrano in frazionale ribasso.
Non è bastato a ridare fiducia agli investitori il
PMI manifatturiero dell'Eurozona che mostra i primi segnali di ripresa visto che ad aprile è arrivato ai massimi dal 2011. Piccoli segnali di miglioramento arrivano anche
dalla manifattura cinese con il PMI che sale anche se rimane ancora in zona contrazione.
All'orizzonte, a deprimere i mercati rimane
la questione Ucraina, dove è sempre alta la tensione tra Russia e Occidente.
Lieve aumento dell'
Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,384. L'
Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,26%. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,37%.
Invariato lo
Spread, che si posiziona a 156 punti base.
Tra i mercati del Vecchio Continente, fiacca
Francoforte, che mostra un piccolo decremento dello 0,28%, senza spunti
Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, mentre discesa modesta per
Parigi, che cede un piccolo -0,4%.
Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,47% sul
FTSE MIB sulla stessa linea, si muove al ribasso il
FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,45%, scambiando a 23.271 punti. In frazionale calo il
FTSE Italia Mid Cap (-0,25%); leggermente positivo il
FTSE Italia STAR (+0,26%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, svetta
Banca MPS che segna un importante progresso del 2,84% , grazie alla promozione di Goldman Sachs che ha portato la valutazione a "neutral" da "sell".
Dalla parte delle vendite
Banco Popolare, che evidenzia una perdita del 2,96%.
Andamento positivo per
YOOX, che avanza di un discreto +1,61%.
Tonica
Telecom Italia, che mostra un moderato rialzo dello 0,84%.
Rialzi frazionale per
UnipolSai che starebbe pensando di
lanciare un bond potenzialmente ibrido, dal taglio di 500 milioni di euro .
Soffre
Azimut, che evidenzia una perdita dell'1,74%,
nonostante
l'industria del risparmio gestito continui a registrare nuovi record
Tra i più forti ribassi, invece, sotto pressione Pirelli che accusa la bocciatura di HSBC.