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Conti in calo per ENI penalizzata del crollo dei prezzi del petrolio. Descalzi:“produzioni upstream in crescita”

Economia
Conti in calo per ENI penalizzata del crollo dei prezzi del petrolio. Descalzi:“produzioni upstream in crescita”
(Teleborsa) - Conti in calo per ENI penalizzata dal crollo del prezzo del petrolio.

Il gruppo del cane a sei zampe ha chiuso il primo trimestre del 2015 con utile netto adjusted di 0,65 miliardi che evidenzia una riduzione del 45,6% per effetto della flessione dell’utile operativo (-1,92 miliardi) solo parzialmente compensata dai maggiori proventi su partecipazioni grazie alla ripresa dei prezzi di borsa di Galp e Snam sulla cui base sono valutati gli interest posseduti da ENI al servizio dei rispettivi bond convertibili (+0,18 miliardi).

L'Ebit scende del 55% a 1,57 miliardi.

La produzione d’idrocarburi del primo trimestre 2015 è stata di 1,697 milioni di barili al giorno, in aumento del 7,2% rispetto al primo trimestre 2014. Escludendo l’effetto prezzo nei Production Sharing Agreement e le operazioni di portafoglio, la produzione registra un incremento del 3,7% dovuto al contributo degli avvii del trimestre e delle produzioni in Libia, nonché dell’entrata a regime degli avvii 2014 in Angola, Congo, Egitto e Stati Uniti. Tali incrementi sono stati parzialmente compensati dal declino delle produzioni mature.

Per quanto riguarda le stime, per il 2015 la produzione di idrocarburi è prevista in crescita rispetto al 2014 grazie all'avvio di nuovi giacimenti e all'aumento di quelli avviati nel 2014, mentre le vendite di gas sono previste stabili.
L’outlook 2015 è caratterizzato dal moderato rafforzamento della crescita economica globale trainata dagli Stati Uniti. Rimangono i rischi relativi alla solidità della ripresa nell’area Euro, all9entità del rallentamento di Cina e di altre economie emergenti e alla stabilità finanziaria.

"Sono particolarmente soddisfatto dei risultati conseguiti che, in linea con la strategia annunciata lo scorso marzo, recuperano per oltre 600 milioni l’effetto scenario negativo determinato dal crollo del prezzo del Brent. Le produzioni upstream sono in crescita, i piani di sviluppo a sostegno delle nuove produzioni 2015-2016 proseguono secondo le previsioni, mentre tutti i business mid-downstream, approfittando anche di uno scenario favorevole, sono tornati in utile evidenziando i frutti delle azioni di trasformazione avviate.
Questi risultati, insieme alla massima attenzione all'efficienza e all'ottimizzazione del capitale circolante, hanno contribuito a mantenere il leverage invariato rispetto a dicembre 2014 nonostante il dimezzamento del prezzo del Brent. E' così che Claudio Descalzi, Amministratore Delegato, ha commentato i conti.
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