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Ariston scende in Borsa dopo la nazionalizzazione della filiale russa

Finanza
Ariston scende in Borsa dopo la nazionalizzazione della filiale russa
(Teleborsa) - Avvio di seduta in territorio negativo a Piazza Affari per Ariston, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell'acqua e degli ambiente, dopo la nazionalizzazione da parte del presidente russo Vladimir Putin della filiale russa.

Venerdì pomeriggio è stato pubblicato il decreto con cui il presidente russo ha stabilito il passaggio temporaneo di Ariston Thermo Rus alla Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici. Un trasferimento che ha colto di sorpresa il gruppo italiano presieduto da Paolo Merloni, che si è detto "estremamente sorpreso da questa iniziativa" dopo 20 anni di attività dello stabilimento alle porte di San Pietroburgo.

Nel frattempo si è mossa la Farnesina sul fronte diplomatico convocando l'ambasciatore della Federazione russa in Italia per avere chiarimenti sulla vicenda. "Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione - ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - Al lavoro anche con Bruxelles, in raccordo con la Germania", visto che la nazionalizzazione ha riguardato anche la filiale russa di Bosch.

Una condanna per le azioni russe è arrivata anche dall'Unione europea. "Queste misure, mirate ad attività economiche legittime, sono l'ennesima prova del disprezzo della Russia per il diritto e le regole internazionali - ha commentato un portavoce - La Russia si conferma un attore imprevedibile anche in campo economico e ha creato un clima imprenditoriale arbitrario e ostile nei confronti degli investitori stranieri. L'Unione europea invita la Russia a invertire queste misure e a cercare soluzioni accettabili con le aziende europee da esse prese di mira".

Scivola Ariston Holding, che si posiziona a 4,87 euro (dopo l'apertura più in basso a 4,784 euro), con una discesa dell'1,93% e un controvalore di circa 850 mila euro nella prima mezz'ora di contrattazioni. Atteso un ulteriore ripiego verso l'area di supporto vista a 4,786 e successiva a quota 4,702. Resistenza a 5,118.
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