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Da Delors a Schäuble, Utopia europea e Distopia

Dal Grande Architetto dell’Unione al Grande Difensore dei Creditori


Per oltre un decennio, l'intera Europa si è impoverita sull'altare del rigore fiscale, dotata com'è di una moneta unica, l'euro, che non consente aggiustamenti valutari mentre i mercati continuano a lucrare sugli squilibri commerciali e finanziari fino al collasso.

Questa è la distopia cui ci ha condotto la visione del rigore ad ogni costo incarnata da Schäuble.

La politica accomodante della Bce, con i Qe, ha cercato di evitare la deflazione dei prezzi, che avrebbe avvitato i debiti nell'insolvenza collettiva. La manica fiscale extra-larga durante il biennio pandemico 2020-2021 ha creato una ulteriore bolla di debiti pubblici: un altro delirio, da cui sarà ancora più difficile uscire.

Il nuovo Patto di Stabilità e Crescita, appena varato, prevede una lunga fase transitoria, fino al 2028, prima di azzannare definitivamente il tema della riduzione dei debiti pubblici: ci sono le elezioni europee nel 2024, quelle francesi nel 2027 e quelle italiane nel 2028.

Nel frattempo in Europa si trattiene il fiato, sperando in bene: una nuova crisi, finanziaria, energetica o geopolitica per via della guerra in corso in Ucraina ed il conflitto in Palestina, sarebbe esiziale.

Dal Grande Architetto dell'Unione al Grande Difensore dei Creditori

Da Delor a Schäuble, dall'Utopia europea alla Distopia



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